LUIGI ENAUDI
La Direzione Regionale pugliese del Partito Liberale Italiano, Partito al quale Luigi Einaudi diede già nel 1943 la sua convinta adesione, oggi 24 marzo 2024 lo ricorda nel centocinquantesimo anniversario della sua nascita.
Luigi Einaudi non fu soltanto una figura di primo piano nel campo degli studi economici e finanziari e un accademico di rilievo – nel 1919 venne nominato senatore in base all’art. 33 dello Statuto Albertino, categoria 18esima, secondo cui i membri della Regia Accademia delle Scienze, dopo sette anni di appartenenza ad essa, potevano entrare a far parte del Senato – ed altrettanto non fu soltanto un affermato storico, saggista ed appassionato rinomato giornalista – Luigi Albertini, Direttore del Corriere della Sera, nel ricordare nel 1925 la collaborazione di Einaudi al Corriere, lo dichiarò “uno dei pilastri maggiori della reputazione e dell’autorità del giornale” – ed infine non fu solamente un eccezionale Presidente della Repubblica e federalista europeo : fu soprattutto un Maestro. Nel senso più alto e più nobile della parola.
Nato in un periodo in cui la scienza economica muoveva in Italia i suoi primi passi, studiò economia, in particolare sotto la guida di due dei maggiori studiosi ed economisti del tempo : Salvatore Cognetti de Martiis, nostro concittadino barese, e Antonio De Viti De Marco, nostro conterraneo leccese, già parlamentare.
Dal primo, che Bari ha degnamente ricordato intitolandogli una via ed erigendogli un monumento, Einaudi apprese quel metodo d’indagine che si rivolgeva al concreto, ai fatti come si svolgono, quel metodo che rifugge dalle astrazioni, che sa che le astrazioni sono semplicemente uno strumento per facilitare lo studio della complessa e molteplice realtà.
Dal secondo, acquisì criterio nel settore della finanza, ed Einaudi di essi ebbe sempre un ricordo caro, rispettoso ed ossequioso.
Basti pensare che, quando in veste di Presidente della Repubblica Einaudi venne a Bari a inaugurare la Fiera del Levante, una delle cose che volle vedere fu la casa natale di Cognetti de Martiis, nella città vecchia, davanti alla quale sostò in riverente, memore raccoglimento; e del De Viti De Marco, fece un appassionato elogio nella prefazione di Principii di Economia finanziaria apparsi nel 1934, scrivendo fra l’altro: “ Tutti noi che abbiamo studiato i problemi della finanza da trent’anni in qua reputiamo lui “il” maestro”.
Sicchè può dirsi, in specie con nostrano vivo orgoglio e compiacimento, che Luigi Einaudi, per divenire Maestro, ebbe a maestri due nostri grandi conterranei pugliesi, il Cognetti de Martiis nel campo generale dell’economia e il De Viti De Marco nel più specifico settore della finanza.
C’è da esser fieri d’essere pugliesi solo per questo, restando a tutt’oggi sbalorditi nel percorrere la monumentale bibliografia delle sue opere racchiuse e pubblicate in un magnifico volume della Banca d’Italia, la quale volle così rendere omaggio alla memoria del vecchio suo Governatore. Si tratta di ben 3.819 pubblicazioni, tra opere, articoli, saggi, memorie, discorsi. Una mole davvero colossale che dimostra l’operosità continua, infaticabile di questo grande Maestro.
Luigi Einaudi si spense a Roma il 30 ottobre 1961. Era nato a Carrù, in Piemonte, nel 1874.
A lui si addicono le parole che egli stesso scrisse per la morte di uno zio materno, che gli fu molto caro : “ la sua memoria non verrà mai meno nel cuore di quanti sostengono che la vita è lavoro e che solo hanno diritto alla quiete eterna coloro i quali passarono sulla terra adempiendo alla legge del dovere.”.
Ricordare uomini come lui, che furono esempi di alte virtù morali e intellettuali, di specchiata e austera vita privata e pubblica, può e deve servire di monito nelle attuali contingenze del nostro Paese – ed in particolare della nostra Città e della nostra Regione – delle cui sorti non vogliamo, non dobbiamo disperare.
Per risalire la china occorre additare ai cittadini di buona volontà, che praticano in particolare nella vita civile, professionale e privata i più sani principi del liberalismo einaudiano, modelli di vita come Luigi Einaudi, perché il loro insegnamento torni a risplendere in tutta la sua luce e segnare a tutti l’erta e faticosa via della rinascita.
Un cordiale saluto a tutti, e che possiate trascorrere una serena Domenica di Pace e di Amore con i vostri cari.
Giancarlo Ragone. Presidente Regionale pugliese del Partito Liberale Italiano.