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"Non esistono fondi pubblici, esistono i fondi dei contribuenti" diceva Margaret Thatcher, monitoriamo affinché vengano spesi nella maniera più corretta possibile nel territorio pugliese

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I nostri valori

I principi di riferimento del mondo liberale

Libertà individuale ed economica

Gli individui dovrebbero godere di libertà e autonomia nella loro vita personale e nelle scelte che fanno, entro i limiti del rispetto per gli altri e per l'ordine pubblico.

Progresso e Innovazione

Il liberalismo tende ad abbracciare il progresso scientifico e tecnologico e sostiene l'innovazione come motore di sviluppo. Gli approcci liberali spesso cercano di adattarsi ai cambiamenti sociali e tecnologici.

Uguaglianza di Opportunità

Gli individui dovrebbero avere la possibilità di sviluppare le proprie abilità e aspirare al successo, indipendentemente dalla loro origine o situazione socioeconomica

Economia di Mercato

Il liberalismo economico sostiene l'importanza di un'economia di mercato, dove le forze del mercato e la libera concorrenza guidano l'allocazione delle risorse. Tuttavia, ciò non esclude il ruolo del governo nell'assicurare la concorrenza equa e nell'affrontare le disuguaglianze.

Tolleranza e Pluralismo

I liberali promuovono la tolleranza e il rispetto per la diversità di opinioni, credenze e stili di vita. Riconoscono la pluralità della società e cercano di creare un ambiente in cui le persone possano coesistere pacificamente nonostante le differenze.

Diritti Individuali

I liberali sostengono i diritti individuali, come la libertà di parola, di religione, di stampa e di riunione. Questi diritti sono considerati inalienabili e protetti dalla legge.

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LUIGI ENAUDI

La Direzione Regionale pugliese del Partito Liberale Italiano, Partito al quale Luigi Einaudi diede già nel 1943 la sua convinta adesione, oggi 24 marzo 2024 lo ricorda nel centocinquantesimo anniversario della sua nascita.

Luigi Einaudi non fu soltanto una figura di primo piano nel campo degli studi economici e finanziari e un accademico di rilievo – nel 1919 venne nominato senatore in base all’art. 33 dello Statuto Albertino, categoria 18esima, secondo cui i membri della Regia Accademia delle Scienze, dopo sette anni di appartenenza ad essa, potevano entrare a far parte del Senato – ed altrettanto non fu soltanto un affermato storico, saggista ed appassionato rinomato giornalista – Luigi Albertini, Direttore del Corriere della Sera, nel ricordare nel 1925 la collaborazione di Einaudi al Corriere, lo dichiarò “uno dei pilastri maggiori della reputazione e dell’autorità del giornale” – ed infine non fu solamente un eccezionale Presidente della Repubblica e federalista europeo : fu soprattutto un Maestro. Nel senso più alto e più nobile della parola.

Nato in un periodo in cui la scienza economica muoveva in Italia i suoi primi passi, studiò economia, in particolare sotto la guida di due dei maggiori studiosi ed economisti del tempo : Salvatore Cognetti de Martiis, nostro concittadino barese, e Antonio De Viti De Marco, nostro conterraneo leccese, già parlamentare.

Dal primo, che Bari ha degnamente ricordato intitolandogli una via ed erigendogli un monumento, Einaudi apprese quel metodo d’indagine che si rivolgeva al concreto, ai fatti come si svolgono, quel metodo che rifugge dalle astrazioni, che sa che le astrazioni sono semplicemente uno strumento per facilitare lo studio della complessa e molteplice realtà.

Dal secondo, acquisì criterio nel settore della finanza, ed Einaudi di essi ebbe sempre un ricordo caro, rispettoso ed ossequioso.

Basti pensare che, quando in veste di Presidente della Repubblica Einaudi venne a Bari a inaugurare la Fiera del Levante, una delle cose che volle vedere fu la casa natale di Cognetti de Martiis, nella città vecchia, davanti alla quale sostò in riverente, memore raccoglimento; e del De Viti De Marco, fece un appassionato elogio nella prefazione di Principii di Economia finanziaria apparsi nel 1934, scrivendo fra l’altro: “ Tutti noi che abbiamo studiato i problemi della finanza da trent’anni in qua reputiamo lui “il” maestro”.

Sicchè può dirsi, in specie con nostrano vivo orgoglio e compiacimento, che Luigi Einaudi, per divenire Maestro, ebbe a maestri due nostri grandi conterranei pugliesi, il Cognetti de Martiis nel campo generale dell’economia e il De Viti De Marco nel più specifico settore della finanza.

C’è da esser fieri d’essere pugliesi solo per questo, restando a tutt’oggi sbalorditi nel percorrere la monumentale bibliografia delle sue opere racchiuse e pubblicate in un magnifico volume della Banca d’Italia, la quale volle così rendere omaggio alla memoria del vecchio suo Governatore. Si tratta di ben 3.819 pubblicazioni, tra opere, articoli, saggi, memorie, discorsi. Una mole davvero colossale che dimostra l’operosità continua, infaticabile di questo grande Maestro.

Luigi Einaudi si spense a Roma il 30 ottobre 1961. Era nato a Carrù, in Piemonte, nel 1874.

A lui si addicono le parole che egli stesso scrisse per la morte di uno zio materno, che gli fu molto caro : “ la sua memoria non verrà mai meno nel cuore di quanti sostengono che la vita è lavoro e che solo hanno diritto alla quiete eterna coloro i quali passarono sulla terra adempiendo alla legge del dovere.”.

Ricordare uomini come lui, che furono esempi di alte virtù morali e intellettuali, di specchiata e austera vita privata e pubblica, può e deve servire di monito nelle attuali contingenze del nostro Paese – ed in particolare della nostra Città e della nostra Regione – delle cui sorti non vogliamo, non dobbiamo disperare.

Per risalire la china occorre additare ai cittadini di buona volontà, che praticano in particolare nella vita civile, professionale e privata i più sani principi del liberalismo einaudiano, modelli di vita come Luigi Einaudi, perché il loro insegnamento torni a risplendere in tutta la sua luce e segnare a tutti l’erta e faticosa via della rinascita.

Un cordiale saluto a tutti, e che possiate trascorrere una serena Domenica di Pace e di Amore con i vostri cari.
Giancarlo Ragone. Presidente Regionale pugliese del Partito Liberale Italiano.

BARI NELLA MORSA DELLA MAFIA

Bari nella morsa della mafia, il J’accuse del candidato Sindaco del Partito Liberale
18 Marzo 2024 di Elvira Zammarano
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Bari nella morsa della mafia

L’avvocato Francesco Taurisano, candidato sindaco del Partito Liberale a Bari, lancia un J’accuse senza precedenti. In un comunicato stampa rilasciato oggi, Taurisano svela l’allarmante infiltrazione della mafia nella città di Bari, mettendo in luce il ruolo della criminalità organizzata nelle recenti elezioni comunali.

Con ben 130 persone coinvolte in associazione mafiosa, estorsione, spaccio di droga e frode nelle gare d’appalto, le elezioni sono state pesantemente influenzate da questa presenza oscura. Taurisano addita anche le forze di opposizione del centro-destra per non aver vigilato e aver permesso il coinvolgimento di membri del consiglio comunale.


Si delinea un quadro inquietante, con 24 clan che esercitano un controllo ‘militare’ su ogni quartiere della nostra città, mentre l’amministrazione si dimostra distante o addirittura collusa. Il Partito Liberale, al contrario, si pone come garante della legalità, promuovendo la sicurezza dei cittadini come priorità assoluta.

“In questa campagna elettorale – afferma Taurisano – segnata da promesse e incertezze, il Partito Liberale si distingue per la sua ferma opposizione alla malavita e il suo impegno nel restituire a Bari una nuova era di legalità e benessere per tutti i cittadini e le cittadine”.

Comunicato stampa Partito Liberale Italiano -Taranto-

Marco Bandini

Giochi del Mediterraneo a Taranto.

Il Partito Liberale di Taranto esprime profonda preoccupazione riguardo alla notizia riportata sul Quotidiano di Puglia di oggi secondo cui gli ulteriori ritardi provocati dalla decisione della Consulta in merito al coinvolgimento della Regione Puglia nei Giochi del Mediterraneo potrebbero portare le opere più importanti verso i lidi vicini di Lecce e Bari.

Questa situazione deve essere scongiurata ad ogni costo. I fondi messi a disposizione per le infrastrutture sportive tarantine sono un treno che passa una volta sola. Tutta la politica locale ionica deve combattere insieme affinché questo non avvenga. Basta inutili divisioni. In questo momento, così cruciale per la città, occorre dimostrare maturità e lungimiranza.

In caso contrario, tutti, nessuno escluso, saranno ritenuti responsabili di questa situazione. Senza fare distinzione. Dagli onorevoli di destra, a quelli di sinistra. È finito il tempo dei comunicati e di addossare le colpe da una parte e dall’altra. Siamo stanchi dell’incapacità politica tarantina di farsi valere nei luoghi importanti, privilegiando la poltrona al bene comune.

Il sindaco metta da parte le questioni personali e convochi immediatamente un tavolo con Regione, Stato e Commissario per evitare che il peggio avvenga. E, se dovesse essere troppo tardi, lo stesso Sindaco a quel punto, unico proprietario del patrocinio dei Giochi del Mediterraneo 2026, faccia decadere i giochi per tutti. Non solo per Taranto.
Se i fondi previsti per le maggiori opere saranno invece trasferiti a Bari e Lecce la delusione sarebbe ancora più grande in una città perennemente illusa.
Tutte le parti della città collaborino con il Commissario per evitare che, ancora una volta, Taranto incarni il ruolo di terra di sacrificio.

Mirko Maiorino

È innegabile che i tempi stretti per la realizzazione delle grandi opere, come lo stadio e la piscina olimpionica, siano il risultato di inefficienze sia a livello comunale che regionale.
Il Comune di Taranto ha il dovere di assumersi la propria parte di responsabilità nell’indugiare sulle procedure e nella mancanza di una pianificazione efficace nella prima fase. Sono stati totalmente persi 4 anni. 4 anni di spot elettorali e rendering, invece che di lavoro e progetti concreti.

D’altro canto, la posizione ostile e ostruzionista del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha contribuito ulteriormente a rallentare i progressi necessari per garantire il successo dei Giochi del Mediterraneo nella nostra terra.

Il Partito Liberale di Taranto sollecita tutte le parti coinvolte a superare le divergenze e a concentrarsi sull’interesse comune della città e della regione.
È imperativo agire con determinazione e responsabilità per assicurare che Taranto possa svolgere il ruolo che le spetta nell’organizzazione e nella realizzazione di questo importante evento sportivo internazionale.

Taranto è stata bistrattata per troppo tempo e merita rispetto. Questo accanimento per beghe puramente politiche è un danno per la città e per l’intera provincia. Invitiamo tutte le istituzioni coinvolte a considerare l’importanza di Taranto ed a lavorare insieme per il suo sviluppo e il suo benessere.

Marco Bandini
Mirko Maiorino

Partito Liberale Italiano – Taranto –

Antonio Martino

“Sono Liberale, perché credo che, in assenza di una Costituzione funzionante che vincoli il potere politico, il futuro della libertà sia in pericolo.

Sono Libertario, perché credo che la mia vita mi appartiene e rifiuto che siano altri ad impormi come viverla. La legge deve proteggerci dalle violenze degli altri, non costringerci a fare ciò che l’illuminata e illimitata saggezza dei nostri governanti ritiene conforme al nostro vero interesse.

Sono Liberista per ragioni di libertà molto più importanti dei quelle dell’efficienza, perché la libertà economica è il contenuto della libertà senza aggettivi, e perché ogni estensione delle decisioni politiche a scapito di quelle di mercato riduce la nostra libertà.”.

Intorno a queste tre declinazioni della libertà – politica, individuale ed economica – si articola, in modo netto e senza compromessi, il pensiero di Antonio Martino.

E il Partito Liberale Italiano di Bari, oggi, 5 marzo 2024, in occasione del secondo anniversario della prematura scomparsa del compianto Prof. Antonio Martino, nel ricordarlo con profonda nostalgia, e nel confermare l’attualità della genuinità del suo pensiero, s’impegna ad ispirarsi ai suoi insegnamenti particolarmente di politiche liberiste, acchè, attraverso la propria azione, nella prospettiva di voler contribuire a riformare il Paese, le Regioni e i Comuni vengano adottate le urgenti e necessarie politiche liberali che diano respiro e certezza di maggiori spazi di libertà ai cittadini.

AMMINISTRATIVE BARI

Comunicato stampa Partito Liberale Italiano -BARI-

I liberali escono allo scoperto in anticipo rispetto agli altri partiti; hanno deciso di farlo contraddistinguendosi come lista solista, senza perciò logorarsi ed estenuarsi in convulse trattative sotto banco, le quali presuppongono il solito do ut des, prassi italica che va quasi sempre a scapito di un programma di governo serio, coerente e, soprattutto, realizzabile. Il candidato sindaco che si confronterà con i suoi omologhi del centro-destra e del centro-sinistra (finora impantanati nei veti incrociati delle varie correnti nonché in richieste compulsive di primarie o perentori diktat romani) è l’avvocato penalista Francesco Taurisano, 46 anni, barese d’adozione, segretario regionale di Puglia e consigliere nazionale del PLI. Tra i primi obbiettivi vi è quello di riuscire a convincere parte di quella consistente parte di baresi che da tempo hanno deciso di fare a meno del proprio diritto al voto. Per quando concerne il programma da presentare agli elettori, il partito punta a pochi ma fondamentali temi: tra questi l’economia con la creazione di un assessorato ad hoc per il marketing territoriale e il sostegno alle imprese, in particolar modo di quelle ubicate nella zona industriale con miglioria delle infrastrutture ed efficaci collegamenti con la zona portuale. Altro punto qualificante del programma è la proposta di un welfare sanitario per ogni quartiere, ovvero il potenziamento e la creazione ex novo nei quartieri ove manchino presidi di guardie mediche in grado sopperire in qualche modo alla cronica congestione dei pronto soccorso. A quello sanitario si aggiunge la proposta di un Welfare culturale, prassi riconosciuta dalla Organizzazione mondiale della Sanità, che utilizza l’Arteterapia e la cultura come strumenti di trasformazione sociale: biblioteche, teatri, musei, spettacoli dal vivo per affrontare sfide sociali come la denatalità, l’invecchiamento, le problematiche adolescenziali. Queste e altre qualificanti proposte saranno illustrate in una serie di audiovisivi dallo stesso candidato Francesco Taurisano, il quale si presenterà ufficialmente alla cittadinanza in occasione dell’importante convegno che il PLI organizzerà a Bari nella giornata del 23 marzo per ricordare la figura del liberale Antonio Martino, l’indimenticato ministro degli esteri allievo prediletto del premio Nobel Milton Friedman.

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